La rana, lo scorpione e la legge del taglione

REGIA : nessuno!!!

TESTI : Calvi Gianguglielmo

DRAMMATURGIA : Calvi Gianguglielmo

ASSISTENZA : Torresi Emiliano

MATERIALE : Quaglietta Gabriele

ATTI : 3 { La processione, Il mito, L'incoronazione }

SCENE : 1 { Bosco, cordone umano davanti al bosco, fiaccole a recinto }

ATTORI : 3/4 { principali } + 10 { comparse }

DURATA: 20 min

Note logistiche

L'intera rappresentazione si svolge ai bordi di un angolo di bosco sul calare del sole (tramonto).

E' importante che la luce sia a calare dietro il bosco. La performance deve terminare con il buio.

L'angolo di bosco deve essere tale da consentire le sguenti cose :

1) la formazione di un cordone di persone disposte a semicerchio su 2-3 file ai margini del bosco. In

particolare deve essere netto visivamente che il bosco e' il bosco inizia ad infittirsi dopo una certa

linea di demarcazione. Fuori del bosco sarebbe bene avere solamente terra battuta, o comunque

una totale assenza di alberi.

2) Il tragitto che conduce al bosco deve essere almeno nell'ultima parte evidenziato ed incanalato

attraverso l'uso di torce piantate nel terreno che sfociando ad imbuto costringono gli spettatori a

rimanere racchiusi tra esse e il confine del bosco davanti a loro.

3) Il bosco deve essere sufficientemente fitto da consentire a diverse figure di rimanere nascoste

dietro agli alberi e/o a cespugli.

4) Il bosco deve avere vie di fuga che consentano a chi vi si inoltra di uscirne aggirando poi gli

spettatori per raggiungerli alle spalle.

5) IMPORTANTE : se ci fossero problemi per imparare a memoria il testo risolvete usando delle

stampe e leggendolo. Mi spiego. Il banditore puo' tranquillamente tirare fuori dalla tasca un

foglio arrotolato tipo pergamena e mettersela davanti per leggere. Il predicatore puo' tirare fuori

un libricino tipo dei salmi e delle preghiere che si mette davanti a se', per terra, mentre e' in

ginocchio, con il teso scritto dentro. Lo spirito puo' avere un'ancella che a fianco a lei le porta e

sorregge il testo da dire (questa cosa sarebbe molto carina e divertente). Io farei proprio cosi' e

non perderei in generale tempo ad imparare a memoria.

La processione

Un uomo richiama (non e' un personaggio, non recita, e' se' stesso, ovvero uno del gruppo di

coccore. Es: Gabriele ) l'attenzione di tutti gli spettatori dicendo che e' il momento di andare ad

assistere ad una rievocazione della storia di coccore. Raccoglie tutti in fila e facendo da guida e

capobanda li conduce verso il luogo dello spettacolo (quindi la partenza reale di tutto e' lontana,

5min a piedi, dal luogo della scena.). Una volta giunti sul luogo si assicura che tutti si siano disposti

a cordone intorno al perimetro del bosco (non troppo vicino ad esso) attraversando la strada

delimitata dalle fiaccole. In questo senso puo' fare lui da limite posizionandosi in prima fila per far

capire a tutti dove ci si deve fermare. Terminato l'allineamento, l'uomo senza dire una parola e senza

rispondere se qualcuno lo chiama entra nel bosco fino a sparire alla vista di tutti gli spettatori. Un

po' di silenzio. Uno degli uomini (attore) presente fino a questo momento nel pubblico come se

fosse uno di loro cambia improvvismante atteggiamento. Come se avess visto qualcosa all'interno

del bosco si blocca in una posizione strana. Ad esempio con la testa alzata di 3 / 4 puntando la linea

dell'orizzonte tra bosco e cielo, e la bocca esageratamente spalancata. Di lui si accorgeranno solo gli

spettatori vicino a lui. L'attore rimane in quella posizione finche' piu' persone non iniziano a

guardarlo, commentare fare battute. Appena una parte maggiore di spettatori e' stata cattura l'attore

inizia:

BANDITORE POSSEDUTO: {il tono e' quello di un banditore medievale. Con molte pause tra le

frasi. Secco e ritmato. La voce pero' e' un po' idiota, quasi da eunuco. Inizia un prologo in cui si

annuncia e racconta al tempo stesso della storia e dei personaggi/eventi cardine della cocon. Il testo

del banditore dovrebbe reggere per circa 5 minuti (anche se vari eventi interferiranno con esso

molto prima) }

“ Oggi, nell'anno coconico della Legione 1106, nel giorno Primo dell'Era Terza si annuncia, la

nascita di una nuova imperitura et onorevolissima stirpe che tutte le genti sono chiamate ad

accogliere con onori et fasti. Lontano e' il tempo del Legno, in cui ne' per causa ne' per missione

s'imbracciarono primitive et dolorosissime armi mossi dal comune piacere della pugna. Lontano e'

il tempo dei Fratelli, saggi et burocraticissimi, in cui l'arbitrio della penna soppresse

molteplicemente il valore del sangue. Accorrete dunque, accorrete ad ascoltare il trascorso che

mai piu' trascorrera'. Fate comunione di cio' che fu e annunciate cio' che non sara' piu'

annunciato... Vi fu un tempo, in cui niente al di la' del bosco pulsava di sua vita. Vi fu poi un'estate,

che abbraccio' col suo calore due sconosciute famiglie. Il sottile filo che lega i destini dei valorosi

era pero' gia' teso ed esse scoprirono presto di avere gli stessi arcani celati nel cuore: passione,

amore e guerra... E la guerra inizio'. E la guerra fu “permanente”.

Qui si dovrebbe inserire il predicatore (cioe' inizia ad uscire dal pubblico e si mette in posizione),

vedere piu' avanti per i dettagli.

In quell'era, il legno ,con la sua anima vitale e crudele, segno' i corpi di quelli troppo spesso dediti

a ristoratori riposi pomeridiani. Dolore et ferite temprarono pero' l'ingegno. E l'ingegno li ripago'.

Novissime et incredibili armi apparvero con devastante ire. L'eco della furia dei Fratelli travalico'

i confini del bosco oscurando il suo pacifico potere. Uomini e donne da ogni dove giunsero nella

Valle. L'odore della lotta li attrasse ma fu il rispetto per il valore che li trattenne. Sangue metallo e

carne, era questo che significava combattere. Non allori. Non gesta epiche. Ma uomini, che

impugnando del freddo metallo affidarono ad esso tutte le loro speranze. La speranza di poter

tornare dalle proprie famiglie. La speranza di poter vedere una nuova alba. La speranza di

assistere ad un nuovo giorno, dal destino più magnanimo. Per molti di loro, quel giorno non

arrivo', per altri fu solo l'inizio di una nuova battaglia...“

{ Nota ulteriore : se il banditore dovesse finire di parlare prima del predicatore nessun problema.

Basta iniziare da capo dando proprio l'impressione che verranno ripetute le stesse identiche cose con

lo stesso identico tono. Il banditore si zittisce solo quando il predicatore lo accoppa. Vedere piu'

avanti per dettagli. }

Un'altro attore, sempre presente nel pubblico e fino a quel momento spettatore come gli altri,

cambia atteggiamento fisico. Fissato un punto imprecisato all'interno del bosco inizia a muoversi

lentamente verso il bosco stesso uscendo dal cordone di spettatori e posizionandosi poprio sul

perimetro. A quel punto cadra' inginocchiato e con le braccia al cielo senza piu' cambiare posizione

iniziera' un lamento che in realta' e' un susseguirsi di frasi in dialetto teatino in cui si prendono per il

culo un po' tutti i personaggi che hanno popolato la cocon. Ogni tanto questo scioglilingua che sara'

spesso incomprensibile (visto il dialetto) sara' interrotto per recitare un breve salmo.

I salmi alternano ancora prese di culo a vere e proprie devozioni, es:

PREDICATORE FOLLE: Ohhhhhh, maronne chi pruteggi li piccul bardisce gne Philippe tu nn li

si che' stu poste e' sempre chiu' lontane da Criste - PAUSA - “Oscurum rituales Fregnissimum

Malasorte condusse!” - PAUSA - Aaaaaaaaaahhhhhh, Pecche' pecche' pecche' Luigi nn'e' chiu'

lu' rre'!!! - PAUSA - “Luminosissium et Gratias Pieno Edoardo...Ora Pro Nobis” - PAUSA –

Cristeeeeeeee, aiutele, che appresse all'occhie pur esse nen so' chiu' visteeeeeee!- PAUSA –

“Aureum et Svevum Andrea...Ora Pro Nobis” - PAUSA - Oddie oddieeeeeee, so viste na scimmie

nere attacate gne' na' atta a lu' capitane - PAUSA – “Onnipotentes Leones semper in tana stare” –

PAUSA - Nu tanfe so' intese...fosse nghe la merde che lu castelle fu prese!? - PAUSA -

“Implacabilis Mosquito Tecnicorum...Andreas-orum...Habes pietas nobis - PAUSA – Ecche,

m'apparse na bestia Jamaicana...vole...vole...e vole vole vole e vole lu grifone se te' lu fume bone tu

falle vula'... - PAUSA – “Disgratia cogliendo Fabrianensis separatorum Sbaffiousus

Mammellas!” - PAUSA - Sinte, sinte, luntane, so' n'tese nu grugnite...botte botte ali cinghiali

finche' ala case nen se ne so' reite! - PAUSA - “Domine Coconorum libera me”, “Domine

Scorpionorum libera me”, “Domine Sbaffiorum libera me”...

{ Note ulteriore: Le ultime tre frasi latine del predicatore possono essere dette in piu' momenti. E' un

inno ai simboli della cocon (il nome cocon, gli sbaffiosi e gli scorpioni). E' anche una preghiera un

po' disperata. Rispetto all'idiozia delle altre cose che dice qui il predicatore puo' lasciarsi andare ad

un piccolo eccesso drammatico. Ma sempre senza esagerare. Un'altra cosa. Sarebbe molto fico, ma

se non si puo' non fa niente, che le altre comparse inginocchiate a fianco al predicatore gli facciano

da traduttori quando dice le frasi in dialetto. Tipo un canto gregoriano. Ad esempio :

il predicatore inizia con Ohhhhhh, maronne chi pruteggi li piccul bardisce gne Philippe tu nn li si

che' stu poste e' sempre chiu' lontane da Criste e fa una pausa. Nella pausa tutti quelli inginocchiati

a fianco a lui traducono in coro : Ohhhh, madonna che proteggi i piccoli bambini come Philippe, tu

non lo sai che questo posto e' sempre piu' lontano da Dio. La cosa fa ridere, e' un meccanismo

garantito. Ultima annotazione. Le pause del predicatore devono essere abbastanza lunghe ed

imprevedibili. E' un pazzo che farnetica. Non si sa quando sta per dire una cosa. Quando non dice

niente puo' anche fare vari versi in sottofondo. Mugolii a preghiera o cose del genere. }

Il mito

Durante la predicazione (circa 1 min dopo che ha iniziato a parlare il predicatore e 3 min dopo che

ha iniziato a parlare il banditore), che va avanti parallelamente al banditore (qui i 2 attori, banditore

e predicatore, devono essere bravi ad avere volumi che tutti possano ascoltare senza accavallarsi

troppo con la voce sfruttando un po' le pause dell'uno dell'altro), le 10 comparse entrano in gioco.

Con lo stesso meccanismo (cambio di atteggiamento fisico, lentezza e sguardo fisso) si dirigono

(non tutte contemporaneamente verso il perimetro del bosco uscendo dal cordone). Quando sono

alla stessa altezza del predicatore si fermano e si inginocchiano con lo testa china formando un altro

cordone di 11 persone (10 comparse + 1 il banditore) tra il bosco e gli spettatori (bisogna distribuirsi

equamente per coprire l'intero raggio del cordone degli spettatori). Quando tutte le comparse sono

inginocchiate parte una musica soave (scegliere la musica) da dentro il bosco (portare all'interno del

bosco, dove non sia visibile, uno stereo portatile e mettere al suo fianco un operatore). Sulla musica

il predicatore smette di parlare. Il banditore non smette. Il predicatore, in modo composto, si alza, va

verso il banditore con calma, gli arriva a fianco e metre lui continua la sua nenia sugli eventi storici

della cocon gli scrocca un coppino che lo schiatta a terra, zittendolo. Fatto cio' torna con calma al

suo posto e recupera la vecchia posizione. Il banditore resta a terra schiattato e non si muove piu' da

li'. Prima che la musica termini compare (uscendo da dietro un albero) una donna (meglio se

bona!;)). Vestita solo con una tunica bianca e magari un fiorellino tra i capelli (semplice, un po' fata

turchina). Scalza. Si avvicina lentamente attraversando il bosco ed arrivando all'altezza del

perimetro. Non esce dal bosco. E' molto vicina al predicatore ed al cordone di comparse

inginocchiate. Con voce un po' da oca giuliva e sorrisi inizia :

SPIRITO DELLA COCON :

La gloria di colui da cui tutto nacque

per la Valle penetra, e risplende

in una parte più e meno altrove.

Nella selva, che piu' de la sua forza prende

fu' io, e vidi cose che ridire

né sa né può chi da lontan discende;

perché appressando sé al suo disire,

nostro intelletto si profonda tanto,

che dietro la memoria non può ire.

Ecco, di quant'io delle antiche ere

ne la mia mente potei far tesoro,

sarà ora materia del mio racconto...

A questo punto sarebbe utile avere 4-5 ragazze, nascoste anche loro dietro gli alberi che senza mai

farsi vedere ripetono a caso le frasi che dice la fatina, infilandoci dentro anche risate e risatine. Cioe'

dopo che la fatina ha iniziato (passati 30 secondi circa) iniziano a riprendere pezzetti di frasi detti da

lei gridandoli nel bosco. E' come se il bosco dovesse parlare. E mentre la voce dello spirito fatina

puo' essere idiota, quelle dentro il bosco sono tutte naturali. Generare il dubbio che il bosco parli

davvero.

“Un giorno uno scorpione decise di cambiare zona di caccia e si diresse verso Sud. Arrivo' cosi'

davanti ad un fiume che gli impediva di continuare il proprio viaggio. Deluso stava per tornare

indietro quando vide una rana, animale noto per la sua ragionevolezza e saggezza, sull'altro lato

del fiume. "Hei rana potresti portarmi sulla tua schiena e traghettarmi sull'altro lato del fiume?"

disse lo scorpione. La rana esterrefatta rispose "Ma chi si' sceme!?! Gli scorpioni uccidono le rane

e se tu non sei uno scorpione io che so' bob dylan?" Lo scorpione rispose "Dai rana... fammi

questo favore. Prometto che quando arriviamo dall'altro lato mi sfogo su un paio di insettoni e te li

regalo per pranzo. In fondo come potrei colpirti con il mio pungiglione avvelenato? Se lo facessi

moriremmo tutti e due annegati nel fiume!" La rana convinta dalla logica dello scorpione si

avvicino' e lo carico' sulle spalle... Quando si trovarono a meta' del fiume lo scorpione punse la

rana sulla schiena... La rana agonizzante domando' allo scorpione "Ma perche'?!?! Ora moriremo

entrambi! Perche' lo hai fatto?" Lo scorpione rispose "Attaccare le rane e' nella mia natura...”

...E morirono entrambi...

La fatina/spirito va avanti per un paio di minuti fino a che non chiama edoardo per l'incoronazione

ed il passaggio di consegne dei poteri.

L'incoronazione

SPIRITO DELLA COCON :

Ora pero', di fronte agli uomini e alle donne che cosi' diligentemente

dei nostri fatti son stati partecipi, io vi dico, che la storia prende un'altro corso,

che l'era non e' piu' la stessa e che lo scorpione puo' pungere la rana e che la rana puo'

morire e poi risorgere e che tutto, qui, intorno a noi, vivra' , in un ciclo di eterna ed imperitura

battaglia, fino alla fine dei tempi, perche' quando una stella benedice con la sua scia lo scontro tra

le infanti lame di due uomini, allora, e' tempo di benedire con il mio bacio il valore di queste

stirpi...

Chiamandoli con fare sensuale

...Edoardo il {metter il soprannome che non mi e' stato fornito!} ....

...Andreas l arguto

Quando saranno davanti a lei

...A nome di tutto cio' che non sarebbe mai esistito senza le persone qui presenti vi consegno

l'onore e l'onere di avviare una nuova era, che d'ora in avanti sara' nota ai posteri come : Era

degli Strateghi!

La fatina consegna un simbolo (da scegliere) che possa rappresentare la cocon ad edoardo. Lo bacia

sul sedere (sempre in modo molto composto e leggero) e si allontana nel bosco sparendo. Mentre la

fatina sparisce si sente in lontananza un rumore di tamburi (l'uomo che ha condotto tutti all'inizio,

ad esempio gabriele, dovrebbe prendere della gente con tamburi, jambe', e/o strumenti di qualsiasi

tipo e arrivare di nuovo da dove e' entrato il pubblico facendo molto baccano. Puo' gridare anche

cori da stadio – Ooo edoardo sbaffi, ..., insomma deve fare casino. In caso di mancanza di tamburi

sopperire sparando della musica a tutto volume, sempre tribale e/o popolare, anche vinicio

capossella, l'importante e' che faccia ballare. Musica per ballare. Ballare. Ballare. I primi che

iniziano a ballare sono gli ex-personaggi e le comparse che stanno ancora in ginocchio. Le fatine nel

bosco non escono subito. Aspettano che l'atmosfera si rilassi.Tutto finisce. In realta' la festa e'

cominciata.