Vento del Cupale

(da Lug il Piumato)

 

l vento muove le foglie. È un vento nervoso, come fosse arrabbiato.

Nella Valle scende dall'alto e porta con se' il fresco dei monti.

Passa attraverso i carpini e gli ornelli, le querce e i cespugli di ginepro e di ginestra, ma soprattutto, in basso, passa attraverso i pini.

Pini che non sarebbero di casa, piantati da mani callose ed indefesse, in passato, ma che, però con prepotenza , caparbiamente, hanno deciso di attecchire in quella terra ostile.

Perchè nella Valle del Cupale la terra è sassosa e secca, aspra e avara. Nessuno ha vita facile nella Valle. Le piante soffrono, e con le radici contorte cercano umido e terra buona attraverso le pietre, i rari scoiattoli raccolgono ghiande, pinoli e poco altro; piccoli uccelli di varie specie e cinghiali sono solo di transito; in questa valle che per metà anno non ha acqua, lepri, beccacce e fagiani non se ne vedono più...

E' una valle arida eppure ricca, perchè grazie alla sua povertà è rimasta integra, come era un tempo, come la descrivono i vecchi...

Solo coraggiosi boscaioli e rari cercatori di asparagi e tartufi l'affrontano, perchè, a ben cercare, con umiltà, anche nella terra arida e sassosa si possono trovare tesori nascosti.

Ed è in questa Valle, meravigliosamente avara, che ci si puo' perdere con la fantasia. Perchè è chiusa, perchè è quasi deserta e perchè c'è sempre un vento nervoso, come fosse arrabbiato...